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BARCHE: Test & Sea Trial Evo43 / Italia 2016

Trial and test di EVO 43 pubblicato su BARCHE (Maggio 2016)

 

IL 43 È IL PRIMO MODELLO DELLA NUOVA SERIE DI EVO YACHTS DEL GRUPPO SEA ENGINEERING che dal 2008 ha al suo attivo oltre 150 unità da diporto costruite con i brand Blue Martin e Blue Ice. Con la colla­borazione dello Studio Tecnico di Valerio Ri­vellini il cantiere ha voluto introdurre sul mer­cato questa nuova gamma per soddisfare al meglio le infinite esigenze del diportista.

È un tredici metri voluto per stupire, con tan­te idee proiettate nel futuro, ma c’è anche una sostanza vera fatta di tutto ciò che il di­portista può amare o di cui può necessitare, come fosse una seconda casa. L’EVO 43 ha in sé un elevato tasso di tecnologia, è costruito “intorno all’uomo” recita un loro slogan, cu­stomizzabile per renderlo il più possibile con­forme alle aspettative di una clientela che sa apprezzare la qualità ed il design e che ama distinguersi dagli altri. Grazie all’uso delle re­sine in infusione si è ottenuto un risparmio di circa il 20% del peso globale. È un’imbarca­zione su cui anche le più piccole cose, come le cerniere ad esempio, sono state costruite appositamente e solo per essa. È un prodot­to tutto italiano che si aggiunge al vanto della nostra cantieristica nel mondo, un day crui­ser di carattere che mette in mostra tutta la sua originalità nelle forme ben scandite e fi­lanti, ove una prua dritta e murate alte con­fluiscono a poppa in modo morbido ed ap­propriato.

Ogni cosa è studiata per rendere ergonomica la navigazione, a cominciare dalle bitte e dai para­bordi che scompaiono per non interferire visiva­mente e fisicamente. Ciò che però attrae imme­diatamente di questo scafo è la sua “adattabilità in larghezza del pozzetto”. Pur vantando già dimen­sioni che garantiscono un notevole comfort, attra­verso un sistema elettro-pneumatico attivato con un comando digitale, si ottiene in trenta secondi l’apertura delle murate del pozzetto verso l’esterno, amplificando l’abitabilità dell’area del 40% ed ottenendo un’area pranzo, solarium o salotto larga 6,30 metri! A bordo tutto è gesti­bile da un touch screen grazie ad un gran lavoro d’impiantistica e tutto è gestibile anche attraverso l’impiego di un tablet o di un iPhone. Nel pozzet­to sono previste delle sdraio opzionali che scom­paiono nel pagliolo quando non servono, dei puff componibili per creare appunto un’area pranzo ricca di ospiti o un solarium generoso. Il tutto arric­chito da una cucina esterna dotata di 4 fuochi ad induzione ed un icebox sotto la seduta guida da 180 litri. La consolle è minimal, ma racchiude su di un piano curvilineo in legno chiaro tutto ciò che serve, avvolta da un parabrezza in cristallo da 8 mm. A poppa altra chicca, se pur opzionale. Infat­ti è possibile adottare la piattaforma poppiera in­tegrata sulla spiaggetta che meccanicamente può estendersi attraverso un movimento di 270 gradi fino a trasformarsi all’occorrenza in passerella o in sistema per scendere e risalire facilmente dall’ac­qua. Gli interni sono curati e l’altezza consente di stare in piedi in ogni punto. Vengono impiegati materiali di pregio quali il teak, il cristallo, il cuoio, tessuti pregiati che rendono luminosi gli ambienti, che si compongono di una cabina matrimoniale, di un locale bagno in legno e ceramica con doc­cia, di una dinette a V con tavolo elettrico a scom­parsa nel piano di calpestio, il tutto trasformabile in secondo letto matrimoniale, con sulla parete pro­diera un televisore/specchio da 42”.

PROVA

Al di la’ di essere stato colpito dall’originalità ed eleganza di questa imbarcazione vista a terra, il mio approccio con l’EVO 43 in acqua è pieno di curiosità. La prima domanda che pongo, maga­ri anche banale, è se può navigare anche con le murate aperte, magari per distrazione più che per una qualsivoglia ragione e la risposta è si, anche se ovviamente ad una velocità ridotta. I rumori a bordo sono stati “banditi” e la sala macchine per­fettamente lavorata ed isolata acusticamente per­mette di parlare ad un tono di voce normale an­che quando i motori sono a pieno regime di giri. L’altra grande qualità che si apprezza è che ai vari regimi di giri si avverte l’incremento di velocità solo tenendo sott’occhio la strumentazione, in quanto lo scafo non modifica assolutamente il proprio as­setto al variare del numero di giri ed all’incremento dei nodi. Il comfort è elevato e trovarsi ai comandi dell’EVO 43 produce una piacevolissima sensazio­ne, di controllo totale, di padronanza del mare, ma anche di enorme sicurezza e protezione per se e per l’equipaggio. Ideale anche per la famiglia con bimbi. I motori Volvo Penta Ips 600 da 435 caval­li ognuno garantiscono un top velocistico sui 34 nodi (il Cantiere dichiara che con carena appena pulita si toccano i 38 nodi), e mantengono un’au­tonomia media di oltre 200 miglia da percorrere con un pieno di carburante (1000 litri). Con i moto­ri a 2800 giri si ottiene il rapporto velocità/consumi più interessante, con quasi 26 nodi e 105 litri/ora, che salgono invece a 165 ogni ora a pieno regime di giri. Il deadrise di carena a poppa è di 18°.